RASTELLI, IL GIOCOLIERE
TESI DI SERENA ALESSANDRO
Enrico Rastelli nacque a Samara, in Russia, da una famiglia circense. Entrambi i suoi genitori erano artisti del circo e non ci volle molto tempo perché il giovane Enrico decidesse di entrare negli "affari" di famiglia, ricevendo così un rigoroso allenamento nelle varie discipline circensi. Debuttò in scena a tredici anni in un numero dei suoi genitori, mentre a diciannove anni si esibiva già da solo in un numero di giocoleria, fino a diventare quello che è stato definito in seguito il più grande astro del Music Hall.
Uno studio che parte da una riflessione sul genere teatrale attraverso l’analisi della figura di Enrico Rastelli, un virtuoso del corpo che è riuscito a lasciare una traccia indelebile, pur non facendo uso di parole, in una cultura teatrale ancora incentrata sulla parola, scritta e declamata.
Un lavoro quindi su Rastelli, sulla giocoleria, ma anche sulla storiografia dello spettacolo, dove materie come il circo e il teatro di varietà, fino ad all’ora inesplorate, sono state esaminate in un’ottica di interdisciplinarietà, risultando per l’epoca le principali fonti di divertimento per gli spettatori di tutto il mondo occidentale.
La figura di Rastelli infatti dal punto di vista delle strategie professionali può essere accostata a quella dei grandi attori. Libri, articoli agiografici, contratti, cronache, relazioni annuali degli ordini di categoria, permettono di inserirlo in diversi ambiti produttivi dell’epoca, restituendoci una panoramica dell’attività degli artisti del varietà internazionale del tempo.
La giocoleria è quindi diventata un punto di vista privilegiato utile a definire i contorni dell’attività teatrale.