LO SPETTACOLO E LA FRONTIERA. IL WILD WEST SHOW DI WILLIAM F. CODY
TESI DI RIZZINI SILVIA
La tesi di Silvia Rizzini si propone di analizzare gli aspetti principali dello spettacolo circense di Buffalo Bill, noto a livello mondiale come Wild West Show. L’elaborato è suddiviso in cinque capitoli. Dapprincipio si vuole contestualizzare l’argomento in esame nel periodo storico di riferimento. Le teorie sulla frontiera esposte da Frederick J. Turner e da Theodore Roosvelt aiutano ad illustrare e a comprendere il processo di sviluppo economico e sociale degli Stati Uniti legato alla figura dei coloni e alla loro conquista delle terre selvagge.
E’ in un simile ambiente che iniziano a fiorire in America gli spettacoli circensi e/o itineranti, analizzati nella seconda sezione dell’elaborato. Ecco, allora, definirsi l’importanza di uomini dello spettacolo del calibro di Dan Rice, Phineas Taylor Barnum e del colonnello William Frederick Cody. E’ su quest’ultimo personaggio che si focalizza l’attenzione del terzo capitolo della tesi. Non solo un ritratto del cowboy più noto al mondo, ma anche l’idea della performance, la selezione degli artisti, la nascita di una spettacolarizzazione storica (caccia dei bufali, spari dei tiratori, cavalcate dei cowboy e battaglie indiane) che ha fatto epoca e successo nel continente americano, come in quello europeo, fino all’approdo in Italia. Ed è all’arrivo del Wild West Show nella nostra terra che è dedicato il quarto capitolo: Genova, Torino, la Maremma toscana, Udine, Verona città antica, nella quale il Colonnello, al secolo Buffalo Bill, si esibirà per ben due volte (realizzerà una doppia tournée nel 1890 e nel 1906) in Piazza d’Armi antistante l’Anfiteatro dell’Arena. Grazie a queste “visite” i cittadini locali possono toccare con mano tiri al volo, corse di cow boy e Sioux, attacchi alle diligenze, la riproposta ex novo della battaglia di Little Big Horn con il Generale Custer descritti nelle cronache locali, nel 1890, dalla penna esimia di Emilio Salgari. L’ultimo capitolo è quello che affronta nel dettaglio lo spettacolo, la sua singolarità nella storicità riprodotta ad arte da nomi che sono diventati autentiche leggende nell’immaginario collettivo mondiale: da Annie Oakley a Toro Seduto.