GABRIELE GALANTARA E LE MASCHERE DELLA POLITICA: "L'ASINO 1892-1925"

 

TESI DI MORGANTI EMANUELA

 

Oggetto della ricerca è stata l’analisi della grafica satirica di Gabriele Galantara sul settimanale “L’Asino”, dal 1892 al 1925, con l’obiettivo di mettere in risalto l’ampio utilizzo da parte dell’autore dell’iconografia appartenente al mondo dei divertimenti popolari, primo fra tutti il circo. Si è voluto altresì sottolineare come, pur inserendosi inizialmente all’interno di una decennale tradizione grafica, l’artista vi abbia in seguito apportato significative modifiche, riprese da contemporanei e successori.

E’ stato necessario analizzare le fonti, le influenze ed i modelli stilistici che permettessero di dimostrare quanto ampio e diversificato fosse il bacino di ispirazione dell’artista: dalla visione diretta della realtà attraverso la frequentazione di circhi, alla probabile visione delle pubblicazioni che lo stesso mondo circense produceva per se stesso (manifesti, programmi e cartoline ricordo); dalla produzione satirica precedente e contemporanea, alle illustrazioni editoriali.

Ci si è concentrati sulla produzione realizzata per “L’Asino”, dedicandosi all’analisi figurativa ed iconografica: il circo, il carnevale, i burattini, le marionette ed i pupazzi. All’interno della trattazione si è voluto dimostrare come Galantara elaborò un’ulteriore evoluzione all’interno della tradizione grafica, donando alla caricatura una veste più moderna. Di ciascun gruppo di illustrazioni si sono messe in evidenza quelle che, a differenza delle altre non erano una pedissequa copia di precedenti stilistici ma rappresentavano un’elaborazione del tutto personale.

Si è posta l’attenzione su un aspetto non ancora indagato delle illustrazioni politiche di Galantara per inserirne la grafica all’interno della tradizione europea, arrivando ad affermare che, al pari dei contemporanei, l’artista cessò di attingere totalmente alla tradizione, apportò importanti modifiche alla propria arte e creò nuovi schemi, permettendo alla caricatura, italiana e non, di dirigersi verso una modernità in divenire.

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1. Gabriele Galantara e i divertimenti popolari

1.1. La formazione nelle Marche

1.2. Gli anni del “Bonomia Ridet”

1.3. “L’Asino” a Roma 1892-1919

1.4. Pupazzi internazionali. Galantara e l’Asino all’estero

1.5. L”Asino” milanese 1921-1925

1.6. L’ultima produzione 1926-1937


2. Fonti, influenze e modelli stilistici

2.1. Folklore: studi e letteratura

2.2. Influenze dirette: il carnevale ed il circo

2.3. Modelli e debiti stilistici

2.4. Il folklore nelle arti maggiori


3. Ridendo castigat mores: periodi e bersagli

3.1. Divisione cronologia e bersagli politici

3.2. 1892-1900. “L’Asino” socialista

3.3. 1901-1911. “L’Asino” anticlericale

3.4. 1912-1919. “L’Asino” intervista ed il periodico bellico

4. Evoluzione stilistica e tematica

4.1. Il circo

4.2. Il carnevale

4.3. Pantalone

4.4. I burattini e le marionette

4.5. I pupazzi

4.6. I giocattoli

4.7. Le fiere e l’intrattenimento popolare

4.8. Le maschere

4.9. Una sintesi esemplare


5. La scuola de “L’Asino”: i collaboratori di Ratalanga

5.1. Aldo De Sanctis

5.2. Bruno Angioletta 

5.3. Domenico Natoli

5.4. Giuseppina Scalarini e Giuseppe Russo


6. Antichi circhi e nuovi pagliacci: la fortuna e l’innovazione dell’iconografia popolare

6.1. Pagliacci e carnevale e dopo “L’Asino”

6.2. L’iconografia circense nella caricatura