FREAK E FREAK SHOW: FRANK LENTINI E LA DIVERSITÀ FISICA COME FORME DI SPETTACOLO TRA OTTOCENTO E NOVECENTO

 

TESI DI MARTINI GIORGIO

 

La tesi di Laurea di Giorgio Martini, interessante quanto singolare studio sull’arte del “diverso” impersonato dalla figura ambigua del siracusano Frank Lentini, si concentra sull’analisi di un autentico fenomeno: la diversità fisica per nascita, oggetto, nei secoli, di attenzione, di attrattiva, di fascino per antonomasia. La messa in mostra di aberrazioni umane è un’attività che esiste sin dalle origini della Storia documentata. Dapprima uno strumento di svago di Principi e regnanti e, a partire dal XIX secolo, i fenomeni della natura divennero una forma di spettacolo codificata e le baracche dei fenomeni che il pubblico era abituato a visitare durante le fiere si trasformarono in vere e proprie istituzioni deputate all’intrattenimento di massa: i freak show. L’elaborato, suddiviso in tre capitoli, analizza dapprima il contesto storico e socio-culturale nel quale si è sviluppato il fenomeno denominato “freak”: le Esposizioni Universali, i parchi divertimento e i circhi itineranti. 

Nel secondo capitolo si focalizza l’attenzione sullo spettacolo della diversità in senso stretto e la sua evoluzione nell’arco dei secoli per analizzare nel dettaglio i freak show, mettendone in luce i metodi di rappresentazione e di promozione, fino ad analizzarne l’influenza sulla cultura popolare contemporanea. In un simile panorama, si staglia netta la figura di Frank Lentini, freak italiano, uomo con tre gambe che, abbandonata dapprima la sua Sicilia e successivamente l’Isola di Malta, sul finire del XIX secolo, emigrò negli Stati Uniti dove conobbe fama e successo nel mondo dello spettacolo e dove, ancora oggi, la sua carriera è ricordata e celebrata da istituzioni culturali mondiali di rilievo quali l’Ellis Island Foundation di New York e il Circus World Museum di Baraboo, nel Wisconsin.          

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