DARIX TOGNI A MILANO

 

TESI DI MAGGIO VALENTINA

 

Venticinque anni di storia circense nel capoluogo meneghino a firma Darix Togni, le caratteristiche dello spettacolo presentato, la nascita e lo sviluppo di una delle grandi leggende italiane, il suo stile, il suo carattere quasi universale, il ricordo di un uomo rimasto indelebile nel capoluogo lombardo e il suo rapporto privilegiato con esso.

Un percorso storico volto a ritrarre un mito attraverso la stampa dell’epoca dal 1951, anno in cui Darix assunse la direzione dell’impresa di famiglia e il 1976, anno della sua morte. Nove testate giornalistiche (Milano Sera, La Patria Unita, La Notte, Il Corriere Lombardo, Il Corriere d’Informazione, Il Corriere della Sera, l’Unità, l’Avanti!, Il Giorno) a confronto e una bibliografia a firma dei maggiori storici e giornalisti circensi nazionali.

Il carattere dello spettacolo, i dati organizzativi e tecnici sulle strutture sono stati portati alla luce anche grazie ad una attenta analisi del materiale pubblicitario prodotto. L’elaborato Magistrale di Valentina Maggio è suddiviso in tre sezioni, ciascuna delle quali è volta ad analizzare un decennio di attività. Dalla nascita di una delle dinastie più longeve e note, che riconosce come suoi capostipiti l’ingegnere pesarese Aristide Togni e la cavallerizza Teresa De Bianchi, alla formazione di una numerosa famiglia di artisti in un circo divenuto Nazionale, negli anni Venti per volere di Vittorio Emanuele III Re d’Italia. Le vicissitudini tra i due conflitti mondiali, il fatidico Spettacolo 1951, i disastri degli incendi che portarono alla morte anche del nano Checco Medori. E ancora la rinascita, per volontà dello stesso Darix, nel 1952 con la creazione di Come prima meglio di prima, Tutto il mondo in uno spettacolo della metà degli anni ’50 e Io sono il Circo Nazionale Togni.  

L’elaborato procede, poi, negli anni Sessanta con la pista da 17 metri di diametro pistascope per approdare al Festival dei tre circhi in cui Darix ospitò lo spagnolo Colisseum e lo svizzero Knie. Appartiene a questo periodo il suggello di Darix a idolo milanese grazie alla tournèe di 260 spettacoli tra i quartieri e relativo ritorno di affetto, in termini di solidarietà allo chapiteau Togni in occasione dell’incendio del 1962.

L’elaborato chiude le sue pagine con un excursus artistico sugli spettacoli degli anni Settanta: il Circo nell’Acqua e il Supercircus. Milano, grande città, invasa dalle molteplici espressioni di uomo diventato leggenda, parte attiva della sua vita anche nell’ultimo abbraccio dell’ottobre 1976.     

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