“PALESTINIAN CIRCUS SCHOOL”: ETNOGRAFIA DELLA PRATICA  CIRCENSE COME ESPRESSIONE POLITICA NELLA PALESTINA  CONTEMPORANEA 

 

TESI DI GIULIANI VIOLA LUCREZIA

 

L’elaborato si articola in cinque capitoli distinti, partendo con una prima parte in cui si offre una panoramica storica sul mondo del circo, ed i passaggi che hanno portato allo sviluppo di questo mondo da mera esperienza ludica e goliardica, legata al mondo delle fiere e dei saltimbanchi, all’affermazione del circo come realtà autonoma definita da regole specifiche e specifici codici, sino a contraddistinguersi, oltre che come luogo di svago, anche come strumento di intervento sociale. Nel secondo capitolo viene introdotto il caso etnografico soggetto della tesi: la Palestinian Circus School, analizzando le principali vicende che ne hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo. L’elaborato procede con un terzo capitolo in cui si prendono in considerazione le dinamiche che hanno portato la PSC a farsi portavoce di un preciso apparato valoriale ed ideologico, dando spazio alle vicende personali di alcuni degli insegnanti della scuola, prendendo poi in esame il gruppo degli avanzati e quello degli intermedi. Il quarto capitolo tratta il tema del circo nella città di Gerusalemme, dove si analizzano i meccanismi di controllo, identificazione e limitazione del movimento, imposte dall’occupazione militare israeliana. Il quinto e ultimo capitolo si interessa del gruppo di ragazze di Jenin, dove la PSC ha in attivo uno dei suoi più duraturi progetti presso il Girls Rehabilitation Center, arrivando grazie all’analisi e la comparazione della componente femminile all’interno dell’esperienza circense palestinese, ad un’ipotesi di lettura della società stessa in toto.

 

La tesi si conclude con tre appendici: una descrizione delle discipline circensi, i principali eventi storici che hanno interessato la storia moderna e contemporanea della Palestina ed infine un manifesto del circo sociale.

 

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