ITINERANZA E MARKETING. IL "FENOMENO CIRQUE DU SOLEIL"
TESI DI GIAROLA LUCIANO
Quando il marketing è al servizio dello spettacolo, quest’ultimo diventa “fenomeno”. Mai affermazione è più vera di questa se il soggetto in questione è il canadese Cirque du Soleil.
Chi si addentra in questo intricato, ma affascinante studio di Laurea è Luciano Giarola. Nei quattro capitoli che compongono il suo elaborato è stato preso in esame il successo clamoroso che Saltimbanco ha avuto sia a Milano che a Roma nel 2004 e l’impatto mediatico senza precedenti per un evento in Italia. Uno studio fortemente voluto e affrontato da un punto di vista del marketing, da mettere al servizio dell’impresa circense italiana, come modello assoluto. Nei diversi capitoli vengono analizzate le strategie attuate dal fenomeno Soleil: dall’approccio alla stampa, alla creazione del Cirque Club, creato per fidelizzare i naviganti in internet oltre che per promuovere l’arrivo del colosso nel Paese di riferimento e ottenere il maggior numero possibile di risultati in termini di prevendita. Le linee strategiche adottate, l’organizzazione interna, l’apparato gestionale, le mission che stanno alla base di un’autentica filosofia commerciale, oltre che spettacolare, la vision, i target di riferimento, le prospettive future, le strategie commerciali e massmediatiche al servizio di un evento nell’evento e l’analisi dei risultati raggiunti in modo evidente ogni giorno di permanenza in ogni città ospitante. Ovunque, il ritorno di immagine e il riscontro di una strategia vincente d’oltre Oceano applicata in terra italiana, ha preso la forma di folle oceaniche di pubblici estasiati e di articoli giornalistici, a firma di critici e semplici curiosi, che hanno saputo riempire non solo le pagine delle più diversificate testate (nazionali e non), ma anche spazi radiofonici, televisivi e web.
Tutto questo a dimostrazione che, laddove il supporto economico a pioggia garantisce un investimento globale, il feedback in termini spettacolari, si concretizza prima di tutto non fuori da uno chapiteau, ma dentro ad una città.