IL CIRCO A CREMONA. VIAGGIO ATTRAVERSO LA STAMPA LOCALE E I DOCUMENTI D'ARCHIVIO. FRAMMENTI DI STORIA DELLE ARTI CIRCENSI ITALIANE; 1870-1945
TESI DI FERLA FRANCESCA
La tesi affronta una cronistoria del circo nel contesto urbano cremonese tra il 1870 e il 1945, avvalendosi parallelamente di un lavoro di spoglio di due testate giornalistiche locali, “La Provincia” ed “Interessi Cremonesi”, e di un’altrettanto approfondita ricerca presso l’Archivio di Stato di Cremona.
Si tratta di due modalità di studio inscindibili grazie alle quali è stato possibile ricollegare ad un medesimo spettacolo sia l’aspetto cronachistico, grazie alle recensioni coeve, sia quello più propriamente organizzativo, attraverso la corrispondenza tra le Compagnie e le Amministrazioni locali per le richieste, ad esempio, di suolo pubblico.
Dall’incrocio dei dati delle cronache, con quelli dei novantuno fascicoli archivistici individuati, è emersa un’analisi sintetica, ma sufficientemente esaustiva, del singolo spettacolo, per il quale è stato possibile individuarne la tipologia, il programma, il luogo, il periodo e gli eventuali manifesti allegati alle richieste.
La dettagliata schedatura di tutto il materiale ha fatta emergere l’esistenza di tre modalità di fruizione pubblica per i circhi e le compagnie che giungevano in città: la piazza, lo chapiteau e il Teatro Stabile.
La prima e più antica forma spettacolare permetteva di ammirare le esibizioni degli artisti nel contesto urbano. Esemplare è il caso del funambolo Strohschneider, dei freaks, delle compagnie ginnico-acrobatiche ambulanti… Il secondo caso è rappresentato dai circhi che venivano fatti attendare, per motivi di sicurezza, fuori dalla città in occasione della fiera di San Pietro; rari infatti erano i casi di permessi al di fuori di questa ricorrenza. Tra i maggiori circhi arrivati nel capoluogo lombardo è da citare il tedesco Krone.
La terza ed ultima forma di esibizione era quella offerta dal Politema Verdi. La struttura, pur essendo polivalente, era dedita ad ospitare circhi equestri, emblematico è il caso del Roussière che trovò in Cremona una piazza fortunata, come attestano le dettagliate e numerose cronache e le lunga permanenza nella città lombarda.