CHAPITEAUX... DI CARTA. I RIFLESSI DI UN DIALOGO ARTISTICO


TESI DI BOLGAN VALERIA


La tesi di Laurea magistrale di Valeria Bolgan è uno studio, spesso di natura statistica, oltre che di analisi volto a comprendere la delicata relazione che intercorre tra l'universo della stampa e quello della pista dal 1950 al 2000. I risultati raccolti sono la conseguenza di un'analisi dettagliata di tutta la produzione giornalistica a sfondo circense pubblicata da Il Corriere della Sera, la Repubblica e il Gazzettino nell'arco di tempo considerato. L'elaborato, suddiviso in cinque capitoli, analizza il singolare rapporto in esame cercando di capire quali sono i temi maggiormente richiesti dalla stampa di ieri e di oggi e quali quelli importanti per la pista nei cinquant'anni considerati. Chi sono e chi erano le firme di settore tra semplici giornalisti e critici esimi; la struttura dei quotidiani negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta, Ottanta, Novanta e Duemila e quale la vetrina degli spettacoli che viene offerta in questi anni tra tradizione e sviluppo del circo contemporaneo. Di ciascun articolo, per ciascuna testata, nazionale e/o locale, l'approccio è stato di tipo proattivo. L'analisi di ogni singolo item, infatti, affronta le dimensioni, la collocazione nella sezione giornalistica e in pagina, la presenza o meno di linguaggi tecnici, di fotografie, di interviste e di firme. In questo modo si offre una panoramica della evoluzione o involuzione del tema in esame nell'arco degli anni. Una parentesi a sé viene aperta per il sensazionale quanto unico dialogo tra i media e il Cirque du Soleil, autentico fenomeno mondiale. Infine, dopo aver raccolto centinaia di articoli, catalogati e analizzati al microscopio tramite fogli Excel e diagrammi a torta, ci si è avvalsi della collaborazione di 30 esperti circensi (tra amanti e storici della pista e giornalisti rappresentanti delle testate nazionali e locali) per discutere sui risultati raggiunti con la speranza di trovare un punto in cui riunire le mani tra circo e stampa, in quello che Valeria ha definito un autentico dialogo artistico tra ciò che la pista vorrebbe esprimere e ciò che la carta stampata vorrebbe trovare e "sentire" ancora dentro, fuori e sopra una pista di segatura o sospesa nell'aria di uno chapiteau.

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