NEWSLETTER N. 5/2013

A PORTOROSA CAVALLI UN CONVEGNO SULLA DRAMMATURGIA EQUESTRE

 

Nell’ ambito della manifestazione siciliana Portorosa Cavalli si è tenuto il giorno 8 aprile, un convegno dal titolo Vide et Crede sul tema della drammaturgia equestre e sul ruolo avuto dal cavallo nella storia e nell'arte circense.

Al tavolo dei relatori, Antonio Giarola, regista circense e direttore del CEDAC, Pasquale Beretta, addestratore esperto di cavalli di fama mondiale, Bartolo Messina, direttore artistico del concorso Talenti e Cavalli e Roberto Bisignani, presidente dell’Associazione Portorosa Cavalli che ha ideato l’evento.

Interessante il percorso storico che ha segnato la relazione di Antonio Giarola che con l'ausilio di antiche e rare immagini equestri conservate presso il CEDAC ha parlato del cavallo come simbolo dello spettacolo circense dall’antichità ad oggi, e di quale ruolo abbia avuto la drammaturgia equestre dal punto di vista culturale attraverso i secoli.

Antonio Giarola si è poi soffermato sul mondo del circo ricordando personaggi del calibro di Alessandro Guerra, Luigi GuillaumeGaetano Ciniselli e a Parigi, Antonio Franconi che ha ereditato da Philip Astley la formula dello spettacolo circense.
Da allora, ha precisato Giarola, sono cambiate varie estetiche, ma ancora oggi sono in voga nel circo le stesse discipline equestri come il volteggio, il roman riding (detta Posta) e quella dei “cavalli in libertà”, numero che in questi ultimi anni ha segnato l'eccellenza italiana con la vittoria al festival di Montecarlo dei fratelli Giona e al Golden Circus di Roma, di Bartolo Messina, capace di confrontarsi con i cavalli in un modo del tutto nuovo, in totale dolcezza e poesia.
A margine del convegno sono poi intervenuti gli altri relatori descrivendo brevemente le loro esperienze. Messina in particolare ha esortato tutti i presenti ad avvicinarsi al mondo equestre attraverso lo studio dell'Alta Scuola precisando che conoscerla per un cavaliere è come imparare a scrivere, e citando Giarola ha ricordato che fare spettacolo equestre significa diventare dei poeti di questa particolare scrittura.

IN PORTOROSA "HORSES", A FORUM ON EQUESTRIAN DRAMATURGY

 

In the context of Sicilian festival "Portorosa Cavalli" on the April 8, the lecture Vite et Crede was about the equestrian dramaturgy and the role horses have in circus art and history. The relators were Antonio Giarola, circus director and CEDAC president, Pasquale Beretta, worldwide famous horse trainer, Bartolo Messina, artistic director of the competition "Talents and Horses" and Roberto Bisignani, president of Portorosa Horse Association and creator of the event. Also using ancient and rare CEDAC materials, Antonio Giarola made an interesting speech of the horse as the symbol of circus art and the role horses had within the centuries in the context of culture. Antonio Giarola also remembered several names from the circus world: Alessandro Guerra, Luigi Guillaume, and Gaetano Ciniselli and, in Paris, Antonio Franconi, who inherited Philip Astley's formula of the circus spectacle. From that moment, as Antonio Giarola pointed out, in equestrian practice various aesthetics changed, but even today in the circus we have the same practices, like voltage, the Roman riding (named Posta) and the free horses, in which Italian artists excelled with the victory at Montecarlo Festival of Giona Brothers from the roman Golden Circus, and Pasquale Beretta's experience, in which he is capable of facing horses in an innovative, poetic, tender way. At the end of the lecture, the participants intervened describing their experiences and Messina, quoting Antonio Giarola, said people could get close to equestrian world through the Alta Scuola, adding that it's like learning to write for a knight and that doing equestrian shows makes knights "poets of this peculiar manner of writing".