fondo eduardo murillo

In ordine nelle foto: Nella prima e nella terza foto Eduardo Murillo al Festival di Montecarlo, nella seconda a Bimbocirco nel 1989 (Foto Schedario CEDAC).

Eduardo Murillo è stato un importante impresario circense internazionale. Sposato con l’ex artista Loredana Martini. Figlio di una celebre coppia di acrobati messicani, nel 1956-’57, i Murillo arrivano in Italia, ingaggiati dal Circo di Cesare e Oscar Togni e, successivamente al Circo Palmiri. La loro storia e, in particolare quella di Eduardo, è profondamente legata all’Italia, anche e soprattutto al Circo Americano, nel quale il giovane Eddie, come spesso viene ricordato, ricopre il ruolo di braccio destro di Enis nella cura delle relazioni internazionali. Una scuola, quest’ultima che lo ha portato, ben presto, alla fondazione dell’agenzia di spettacolo World Talent. Il suo rapporto con il mondo del circo e dell’intrattenimento a più vasto respiro, diventa, negli anni, quasi simbiotico e osmotico al punto da essere rammentato come “Mr. Festival”, oltre che lucidissimo imprenditore che ha saputo destreggiarsi egregiamente sia di fronte alla crisi del circo tradizionale, che di fronte alla scoperta di quello sovietico, dell’acrobazia cinese, del contemporaneo e dell’importanza della televisione dentro e attorno a tutto questo. Uomo cardine del Festival di Montecarlo nel quale ha assicurato la regia, presentando 54 numeri in quattro giorni.

Assiduo collaboratore del prestigioso Circo sudamericano Tihany, è stato tra i fondatori in qualità di socio della Festivals Italia, nonché direttore artistico, del Festival del Circo di Verona–Stelle del Circo nel 1992, Festival Internazionale Giovani Stelle del Circo di Verona nel 1991 e del Festival Internazionale del Circo Città di Verona, nel 1993. A lui va il merito di aver rilanciato la struttura artistica, tecnica e organizzativa del Festival di Budapest, di Berlino e di Mosca. Fu sempre lui a convincere, per la prima volta, il Vaticano a far eseguire numeri di circo di fronte a Papa Paolo VI, suo il merito di aver introdotto la figura di Flavio Togni, come front-man del colosso americano Ringling, sua, anche, la collaborazione con il Circo in Arena, del 1991, lo spettacolo a firma Giarola e Togni con il quale viene installato lo chapiteau nell’anfiteatro scaligero. 

 

Il Fondo Murillo è composto da una serie di fotografie riguardanti la carriera del titolare del fondo medesimo e da una trentina di monografie a tema circense.

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